Creare un piano di digital strategy in 90 giorni è un obiettivo realistico, a patto di adottare un approccio strutturato, progressivo e orientato alle decisioni. Troppo spesso la strategia digitale viene percepita come un documento teorico o come un insieme di azioni scollegate. In realtà, una buona digital strategy è un processo che traduce obiettivi di business in scelte operative misurabili, con priorità chiare e una visione di medio-lungo periodo.
I primi 30 giorni sono dedicati all’analisi e alla comprensione del contesto. Questa fase è fondamentale perché ogni decisione successiva dipende dalla qualità delle informazioni raccolte. Il punto di partenza è sempre il business: quali sono gli obiettivi reali dell’azienda, quali margini di crescita esistono, quali prodotti o servizi sono strategici e quali vincoli vanno considerati. Parallelamente, è necessario analizzare il mercato di riferimento, la concorrenza e il comportamento digitale del pubblico target. Capire dove e come le persone cercano informazioni, quali canali utilizzano e quali messaggi funzionano permette di evitare scelte basate su ipotesi o mode del momento.
In questa prima fase rientra anche l’audit digitale. Sito web, SEO, contenuti, social media, campagne attive, strumenti di tracciamento e CRM devono essere analizzati in modo critico. L’obiettivo non è solo individuare problemi tecnici, ma comprendere cosa sta funzionando, cosa no e perché. I dati storici offrono indicazioni preziose sui canali più performanti, sui costi di acquisizione e sulla qualità dei risultati ottenuti fino a quel momento. Senza questa fotografia iniziale, qualsiasi strategia rischia di poggiare su basi fragili.
I secondi 30 giorni sono il momento della progettazione strategica. A questo punto, le informazioni raccolte vengono trasformate in decisioni. Si definiscono le priorità, scegliendo su quali canali concentrare gli sforzi e quali obiettivi assegnare a ciascuno di essi. Non tutto può essere fatto subito, ed è proprio qui che una strategia si distingue da una semplice lista di attività. È essenziale stabilire quali azioni hanno il maggiore impatto potenziale e quali sono coerenti con le risorse disponibili.
In questa fase si lavora anche sul posizionamento e sul messaggio. La digital strategy non riguarda solo il “dove”, ma anche il “come”. È necessario chiarire la proposta di valore, il tono di voce e il ruolo che il brand vuole occupare nel mercato. Questo vale per i contenuti, per la comunicazione pubblicitaria e per l’esperienza complessiva dell’utente. Allo stesso tempo, vengono definiti i KPI principali, quelli che permetteranno di misurare l’efficacia delle azioni nel tempo. Senza indicatori chiari, non esiste strategia, ma solo esecuzione.
Gli ultimi 30 giorni sono dedicati alla pianificazione operativa e all’attivazione. In questa fase la strategia prende forma concreta attraverso un piano d’azione dettagliato. Vengono definite le attività, le tempistiche, i responsabili e gli strumenti da utilizzare. È il momento in cui SEO, contenuti, advertising, social media e automation vengono organizzati in un sistema coerente, con una logica di priorità e integrazione tra i canali.
Un elemento chiave di questa fase è la preparazione al monitoraggio. Tutti gli strumenti di analisi devono essere configurati correttamente, in modo da raccogliere dati affidabili fin dal primo giorno di attività. Questo consente di valutare rapidamente le performance iniziali e di apportare eventuali correzioni. Una digital strategy efficace non è rigida, ma adattiva. Prevede momenti di verifica e ottimizzazione continua, basati su dati reali e non su percezioni.
Creare un piano di digital strategy in 90 giorni significa anche accettare che non tutto sarà perfetto fin dall’inizio. L’obiettivo non è avere un sistema definitivo, ma una direzione chiara e condivisa. In tre mesi è possibile passare dal disordine alla struttura, dall’improvvisazione a un metodo, costruendo le basi per una crescita digitale sostenibile.
Quando analisi, strategia e operatività sono allineate, il digitale smette di essere una serie di azioni tattiche e diventa una vera leva di business. Un piano di 90 giorni ben costruito non risolve tutto, ma mette l’azienda nella condizione di prendere decisioni migliori, più rapide e più coerenti nel tempo. Ed è da lì che nasce il vero valore della digital strategy.
